“I segni dei tempi”, a Cefalù un convegno sull’Enciclica

Venerdì 14 aprile, presso il teatro comunale Cicero di Cefalù, si terrà il convegno dal titolo «I “segni dei tempi” dalla Pacem in Terris ad oggi».

L’11 aprile 1963, esattamente 60 anni fa, venne resa pubblica questa preziosa Enciclica i cui temi restano quanto mai attuali. In essa, per la prima volta, l’analisi delle contestualità socio-culturali venne accompagnata dall’individuazione dei “segni dei tempi”. Opera di discernimento oggi più che mai necessaria per risolvere i nodi del presente, primo tra tutti l’atteggiarsi dei cristiani dinanzi al problema della guerra e della pace.

Interverranno, dalle 16.30, il prof. Sergio Tanzarella che detterà la relazione: “Prodromi, contesti, sviluppi della Lettera Enciclica Pacem in Terris”; e, nella terza parte, il dott. Vincenzo Morgante, direttore di TV2000 e le giornaliste dott.ssa Lucia Goracci, inviata di RAI3 e la dott.ssa Giuseppina Paterniti Martello, direttrice editoriale dell’offerta formativa RAI. Il loro dialogo guarderà all’oggi dei segni dei tempi, aprendosi “profeticamente” al futuro.

Tra i due momenti, l’intermezzo del “Quartetto vocale e pianoforte” scritto per l’occasione dal maestro Giuseppe Liberto, già direttore della Cappella Sistina, sui versi  Mio fiume tu … di Giuseppe Ungaretti, rivisitati  in attualità da mons. Crispino Valenziano.

L’evento ha il patrocinio del pontificio Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel mondo; della Presidenza della Regione Sicilia; dell’Assemblea Regionale Siciliana; del Comune di Cefalù il cui sindaco rivolgerà ai partecipanti l’indirizzo di saluto.

Il convegno segna l’esordio della «Fondazione Accademia Via Pulchritudinis ets» che, costituita con rogito notarile il 30 settembre 2022,  è stata iscritta RUNTS il 23 gennaio u.s., così divenendo operativa.

Come dirà il presidente, aprendo i lavori, la Fondazione si propone un duplice scopo: la valorizzazione dei Beni Culturali Cultuali (BB.CC.CC) nell’area del Mediterraneo; l’attenzione alla Donna e alle problematiche socio-politico-religiose che la riguardano nella medesima area culturale.

Questa duplice intenzionalità risponde all’identikit dei fondatori: mons. Crispino Valenziano, liturgista di chiara fama, che ha dedicato la sua lunga vita di ricercatore e docente alla tutela e promozione dei BB.CC.CC.; la prof. Cettina Militello che, prima laica in Italia a insegnare in una facoltà teologica come docente stabile, ha dedicato anch’essa gran parte della sua ricerca ai problemi della donna nella società e nella Chiesa.

Li affiancano, come co-fondatori, amici e  già allievi, impegnati nei medesimi ambiti di ricerca, docenza, sperimentazione e dialogo. La Fondazione ha inoltre tra i soci onorari personalità amiche, vescovi e professionisti, che ne compartiscono gli intenti (cfr. https://www.fondazioneviapulchritudinis.it).

L’Accademia Via pulchritudinis, già operativa nei precedenti decenni, trova ora nella Fondazione la sua definitiva cornice istituzionale. Ha sede in Cefalù e intende collocarsi nella grande tradizione insulare di interculturalità, aprendosi a soggetti altri, sociali e religiosi, di tradizione ebraica, cristiana, musulmana.